Broughton Ales

Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Biggar/Scozia
Microbirrificio di ultima generazione nel villaggio di Broughton, vicino a Biggar, nel Tweeddale. Sorse nel 1979, in un ex mattatoio per pecore, a opera dell’editore James Collins e di David Younger della storica famiglia di birrai il cui bisnonno, Robert, aveva fondato nel 1749 la Robert Younger di Alloa.
Nel 1995 ci fu un forte rilancio dei prodotti, sia in bottiglia che in fusto, reclamizzati come “birre di carattere”. Dedicate a simboli, figure e personaggi della tradizione scozzese, queste ale, di cui molte risultano originali, hanno mantenuto la promessa.
Broughton Black Douglas, scottish ale di colore rubino scuro (g.a. 5,2%). Per le sue proprietà organolettiche, si presta a un consumo prettamente invernale. Prende il nome da James Douglas, capoclan dei Douglas all’epoca delle guerre d’indipendenza dall’Inghilterra. Con una media carbonazione, la spuma beige, non così abbondante ma soffice, rivela notevole tenuta. L’aroma sembra quasi di malto e di latte, con note di melassa. Dal corpo medio-leggero, e di consistenza acquosa, si snoda un gusto pieno e morbido di malto che porta all’eccezionale finale di cioccolato amaro. Nella discreta persistenza del retrolfatto aleggiano suggestioni di luppolo e caffè espresso.
B01oughton Greenmantle Ale, scottish ale di colore oro antico tendente al rossiccio (g.a. 3,9%); la prima birra prodotta, e tuttora quella di punta. Il nome, che significa “mantello verde”, ripete il titolo di un romanzo di John Buchan, originario di Broughton. Benché sia media l’effervescenza, la schiuma, di un bianco sporco e a grana molto minuta, accusa scarsa durata. Nell’aroma il malto sovrasta le pur decise note fruttate e di luppolo. Il corpo è di media struttura, e si avvicina al palato con una secchezza netta ma carezzevole. Il gusto scorre con un tenue malto, evocando luppolo e frutta.
Broughton Merlin’s Ale, english pale ale di colore ambra pallido leggermente velato (g.a. 4,2%). Prende il nome dal leggendario mago della corte di re Artù. La carbonazione è moderata; la spuma, non ricca ed evanescente. L’aroma invece, di buona luppolizzazione, è alquanto stabile. Il corpo leggero ha una fresca cremosità. Il gusto fluisce dolceamaro, asciutto al palato. Piacevoli impressioni floreali e di agrumi allietano il retrolfatto.
Broughton Old Jock Ale, scottish ale, versione wee heavy, di colore marrone scuro (g.a. 6,7%). Jock è il soprannome gergale dei valorosi soldati scozzesi delle Highlands e delle Lowlands. Con un’effervescenza piuttosto contenuta, la spuma emerge minuta, compatta e di media durata. L’aroma si libera tipicamente fruttato, con deboli richiami di caramello, pane, nocciole. Nel corpo medio, di trama oleosa, si esalta un gusto di malto con venature fruttate e orientato al dolce. Il focoso, esuberante finale sfuma nelle sensazioni fruttate del lungo retrolfatto.
Broughton Scottish Oatmeal Stout, scottish oatmeal stout di colore marrone molto scuro (g.a. 4,2%). Viene lavorata con bassa percentuale di avena. L’etichetta riporta il ritratto di Robert Younger che nel 1749 inaugurò l’omonimo birrificio di Alloa e bisnonno di David, fondatore, a sua volta, dell’azienda attuale. L’effervescenza è visibilmente moderata. La schiuma chiara con un tocco di beige contrasta bellamente il colore scuro della bevanda. Al naso, l’orzo torrefatto viene diluito da note dolci di malto, non senza qualche traccia di caffè e cioccolato fondente. Nel gusto invece sono i richiami fruttati a equilibrare il sapore di tostature; intanto che il corpo sottile fa sfoggio della sua consistenza quasi serica. Il finale secco e amarognolo si stempera in un netto retrolfatto di liquirizia.
Broughton The Ghillie, english bitter color rame (g.a. 4,5%). È dedicata al ghillie, una sorta di guardapesca in Scozia. La carbonazione vivace genera una spuma biancastra alta e con buona allacciatura. Un luppolo erbaceo, col supporto di frutta tropicale, caratterizza fortemente l’olfatto. Dal corpo medio, di consistenza oleosa, si distende un denso gusto di malto che va via via assumendo note pastose e amare di luppolo. Il finale, piuttosto asciutto, precorre suggestioni floreali e speziate che segnano il breve retrolfatto.