Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Saint-Cast-le Guildo/Francia
Microbirrificio, in un piccolo comune della Bretagna, aperto nel 1997 nella Fattoria Landes, dove Jehan Lefevre già produceva sidro.
Diaouligs La Gwilh, bière de garde di colore oro intenso e dall’aspetto un po’ velato (g.a. 6,5%). Con una carbonazione media, la spuma si leva minuta, cremosa ma di scarsa ritenzione. L’aroma è piuttosto aspro, con sentori di torba, cenere, erbe, agrumi. Il corpo, da leggero a medio, presenta una trama molto sottile. Il gusto, dolce di malto, termina tra note secce, amarognole, acidule. Il finale appena accennato prelude a un altrettanto corto retrolfatto con sensazioni di torba e di erbe aromatiche.
Diaouligs Gwen Blanche de Bretagne, witbier di colore giallo pallido nebuloso (g.a. 4,5%). L’effervescenza piuttosto decisa origina una schiuma bianca che non ha lunga durata. L’aroma non brilla né in intensità né in finezza: a malapena si avverte qualche sentore di agrumi e di frutta acerba. Il corpo si rivela leggero e acquoso. In bocca, note di banana, scorza d’arancia e semi di coriandolo portano a un finale secco, aspro, all’insegna del fumo. Il retrolfatto accenna a qualche impressione di banana matura.