Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Gussignies/Francia
Microbirrificio presso il confine con il Belgio, in riva al fiume Hogneau. Iniziò nel 1973 come piccola taverna, gestita da Alain Bailleux e dalla moglie Danielle Baron Bailleux. Nel 1981 la taverna fu trasformata nel Restaurant Au Baron. Nel 1989, dietro il ristorante fu costruita la Brasserie Bailleux. Alla fine venne fuori Brasserie au Baron.
Au Baron Cuvée des Jonquilles, bière de garde di colore giallo velato (g.a. 7%). Porta il nome delle giunchiglie (Narcissus jonquilla, dai grandi fiori gialli profumati) che a primavera fioriscono nel villaggio di Gussignies. Con un’effervescenza vivace, la spuma si forma a grana minuta, cremosa, e si dissipa lentamente lasciando i segni di una pregevole allacciatura. L’aroma si libera sotto il segno della rusticità, con assoluto dominio di sentori floreali e fruttati, che non soffocano però i deboli richiami di malto, luppolo, avena, miele. Il corpo appare di una media complessità. Il gusto, dopo l’imbocco di malto, prende un’acidula consistenza di agrumi che sfocia nel corto finale abbastanza secco. Anche il retrolfatto non dura molto, ed eroga fresche sensazioni di erbe amare.
Au Baron Saison Saint Médard Ambrée, bière de garde di colore arancione nebuloso (g.a. 7%); dedicata al patrono di Gussignies. Ha un’effervescenza piuttosto alta; schiuma un po’ granulosa e non tanto stabile; aroma fruttato con sentori di erbe e di spezie; corpo medio di consistenza cremosa; gusto a base di caramello, lievito, buccia d’arancia, con secca finitura di malto; finale con un accenno di luppolo; lungo retrolfatto dalle impressioni floreali, acidule, piccanti.