Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Essen-Borbeck/Germania
Tra il 1895 e il 1896 nasceva, lungo la Heinrich-Brauns-Straße, la Schloßbrauerei Marx & Co. con motore a vapore.
Nel 1903 la fabbrica fu ribattezzata col nome di Borbecker Brauereigesellschaft.
Nel 1908, dopo la costruzione di un nuovo edificio seminterrato, con nuova sala di cottura e installazione di un più potente motore a vapore, l’azienda prese ancora un altro nome, Rheinisch-Westfälische Brauerei-Aktiengesellschaft Essen, e nel 1928 si fuse con la Kronen-Brauerei AG Essen-Borbeck.
Nel 1984 fu aperta la Brauhaus con ristorante e giardino. Nel 1989 chiuse la Sternbrauerei Carl Funke, e l’anno dopo, nei suoi locali si trasferì tutto il complesso della Borbecker Dampfbierbrauerei. Mentre le birre vengono prodotte, sempre a Essen-Borbeck, ma dalla Privatbrauerei Jacob Stauder.
Borbecker Helles Dampfbier, dampfbier di colore biondo paglierino e dall’aspetto limpido (g.a. 4,8%). La spuma sottile, abbastanza stabile, è gestita da una carbonazione media. L’aroma si schiude con un malto dalla delicatezza vellutata. Il corpo, piuttosto leggero, ha una consistenza acquosa. Il sapore, di carattere deciso, dall’inizio alla fine tende lievemente a un dolciastro per nulla sgradito. La corsa, non così lunga, termina con una secchezza amarognola.
Borbecker Salonbier, dunkel di un marrone profondo (g.a. 5%). Con una morbida effervescenza, la schiuma color crema emerge ariosa e con buona allacciatura. Al naso s’impongono sentori di malto torrefatto, caramello, miele, frutta secca, con una sfumatura di luppolo fiorito. Il corpo, medio-leggero, ha una trama da acquosa a oleosa. Il gusto, nella sua piena consistenza di malto, defluisce asciutto, pulito, lasciando a tratti un po’ di spazio per note di marzapane, nocciola, luppolo, anche di spezie leggere. Il finale indugia abbastanza, il tempo di predisporre il palato alle impressioni amabili del discreto retrolfatto.