Brauerei Bischofshof

Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Ratisbona/Germania
Le sue origini risalgono al 1649, quando venne aperta accanto alla cattedrale per servire appunto il personale del palazzo vescovile. Chiuse nel 1810, con la secolarizzazione e la vendita di Bishof; ma riaprì nel 1852, col ritorno della proprietà del palazzo alla Chiesa. Nel 1910 gli impianti di produzione furono trasferiti nella zona Ovest della città.
Oggi la Bischofshof è un’azienda di medio calibro, con una produzione annua di 200 mila ettolitri di birra. Le proposte sono quelle di tradizione tedesca più comune.
Bischofshof Original 1649, helles di colore paglierino dorato alquanto velato (g.a. 5,1%). Con una carbonazione morbida, la schiuma emerge soffice e duratura. L’aroma si libera dolce, con sentori di malto, cereali, erbe, luppolo floreale, e un accenno di miele. Il corpo medio presenta una consistenza da grassa ad acquosa. Il gusto è dominato dalla dolcezza del malto, con tenui note di frutta matura e di grano. La lunga corsa si svolge all’insegna della secchezza e con una sferzata finale di amarore, non così decisa se a breve arriva un discreto retrolfatto dalle piacevoli suggestioni amabili di malto.
Bischofshof Prälat Pilsener, pilsener di colore oro chiaro: effervescenza moderata; schiuma bianca, cremosa e abbastanza stabile; aroma granuloso, con sentori di erbe e malti dolci; corpo medio di trama acquosa; gusto fresco e pulito di malto con una ‟bella” nota leggermente amara; finale asciutto; retrolfatto ottimamente luppolizzato (g.a. 4,7%).