Backus & Johnston Brewery

Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Lima/Perú
Nel 1879 Jacob Backus e John Howard Johnston, ingegnere civile e uomo d’affari statunitense, fondarono la fabbrica di birra e ghiaccio Backus & Johnston nel distretto di Rímac. Nel 1889, allo scopo di conquistare il mercato inglese e, insieme, reperire nuovi capitali, l’azienda si trasferì a Londra, prendendo il nome di The Backus and Johnston’s Brewery Company. Nel 1922 veniva lanciata la Cerveza Cristal.
Nel 1954 la società, rilevata da un gruppo di investitori peruviani, con a capo Ricardo Bentin Mujica, ritornò a Lima e divenne Cervecería Backus & Johnston. L’anno dopo ebbe inizio l’inarrestabile sviluppo, che porterà al raggiungimento della quota di mercato nazionale del 41%. Ovvero fu modernizzato l’impianto di Rímac; la produzione venne decentrata con l’apertura delle Cervecería San Juan e Cervecería del Norte, per servire i mercati dell’Amazzonia e del Nord del Paese; e fu, ovviamente, creata una grande catena di distribuzione.
Nel 1994 la Backus & Johnston acquisì il 62% delle azioni della sua principale rivale da sempre, la Compañía Nacional de Cerveza (CNC), proprietaria, non solo del marchio Pilsen Callao, anche di quote in altre aziende, tra cui la Sociedad Cervecera de Trujillo, de Acqua Mineral Litinada San Mateo.
La CNC fu fondata nel 1863 dal tedesco Federico Bindels come Cervecería de Pilsen nella città di Callao. Nel 1904, con l’entrata di nuovi soci, cambiò il nome in Compañía Nacional de Cerveza. Nel 1962 iniziò la costruzione di un nuovo stabilimento, la Cervecería Modelo, nel Distretto di Bellavista. Infine, in difficoltà economiche per un intero lotto di produzione andato in rovina, fu costretta a vendere la maggioranza delle azioni alla Backus & Johnston.
Nel 1996 la Backus & Johnston, la Cervecera de Trujillo, la Compañía Nacional de Cerveza e la Cervecería del Norte crearono, con la loro fusione la più importante azienda birraria del Paese, col nome commerciale di Unión de Cervecerías Peruanas Backus y Johnston. Nel 2000 anche la Compañía Cervecera del Sur del Perú (Cervesur), con le sue fabbriche di Cusco e Arequiba, entrò a far parte del gruppo. Gruppo che, nel 2005 passò alla SABMiller.
Oggi la Backus & Johnston Brewery, oltre a produrre bevande analcoliche e acqua in bottiglia, detiene il monopolio de facto della birra nel Paese essendo titolare di quasi tutte le marche disponibili.
Compañía Cervecera del Sur del Perú/Arequipa
Nel 1908 Ernesto Günther, insieme a un gruppo di uomini d’affari, fondò nella città di Cusco o Cuzco, nel Sud del Paese, la Cervecera Alemana. L’anno successivo vide la luce la prima birra, la Cerveza Cusqueña. Nel 1939 la Cervecera Alemana cambiò il nome in Compañía Cervecera del Sur, dando inizio all sua espansione. Nel 1978 iniziò l’esportazione verso il Cile. Nel 1995 controllava ormai il 17,5% del mercato nazionale; mentre, la sua, costituiva il 69% della birra peruviana che andava all’estero. Fu anche, nell’America Latina, la prima impresa birraria a ottenere, nel 1996, la certificazione di qualità bavarese TUV.
Utilizza l’acqua delle Ande e orzo per lo più coltivato nel suo complesso di Cuzco, nella valle dell’Urubamba. Le birre, a bassa fermentazione, sono di puro malto e senza additivi, cosa decisamente insolita per l’America Latina.
Premium Cristal (Perú), standard lager di colore giallo paglierino chiaro (g.a. 5%). Birra di punta dell’azienda e con le più alte vendite nel Paese, viene prodotta in tutti gli stabilimenti Backus & Johnston. Con un’effervescenza vivace, la spuma non abbonda, tanto meno ha lunga durata. L’aroma è piuttosto tenue, con sentori di malto, amido, fieno, frutta, avvolti in un alone alcolico. Il corpo, medio-leggero, mostra una consistenza acquosa verso la fine della corsa. Dopo un impatto aspro, il gusto si snoda neutro, pulito, con vaghe note amabili. Il finale apporta qualche impressione acida e amarognola. Il retrolfatto si propone erbaceo e granuloso. È senz’altro un prodotto dalle particolari virtù dissetanti.
Cusqueña, premium lager di colore giallo oro (g.a. 5%). Dall’effervescenza decisa si genera una schiuma sottile che aderisce perfettamente. Al naso malto e luppolo non accennano per niente a sovrastare l’un all’altro. Lo stesso equilibrio giusto si riscontra nel sapore, tra una squisita amabilità e un vago quanto morbido amarore. Anche il corpo, con la sua leggerezza, contribuisce a fare di questo prodotto un dissetante di facile beva che peraltro propone un breve ma intenso retrolfatto amarognolo.
Cusqueña Dark Lager, dunkel color tonaca di frate con riflessi bruni (g.a. 5,6%). La carbonazione moderata produce una spuma fine, stabile e aderente. L’olfatto si offre gradevole, con un tenue aroma di luppolo. Dal corpo rotondo emerge un gusto piuttosto dolce che emana fragranti note di caffè. Il finale arriva amaro, e non dura a lungo. A sua volta, il retrolfatto esala suggestioni dolciastre.
Pilsen Callao, lager tipo pilsner di colore biondo (g.a. 5%). La schiuma, di buone dimensioni, si dissolve lentamente lasciando al vetro i segni di una pregevole allacciatura. L’aroma risente il luppolo in lontananza. Il corpo è scarno e di apprezzabile sofficità. Il sapore tende al neutro, con malto e amaricante in giusto equilibrio ma appena accennati. Solo il finale si rivela un po’ più deciso, con le sue impressioni amare. Bevuto ghiacciaiato, come nel Paese d’origine, questo prodotto si rivela un ottimo dissetante.
Perú Gold, lager bionda (g.a. 5%). L’aroma sprigiona briosi profumi di granturco e di vaniglia. Il corpo medio-leggero alimenta un gusto che evoca vagamente il malto, secco, piuttosto aspro, comunque dalle notevoli proprietà rinfrescanti.
Cusqueña Red Lager, amber lager/vienna di colore ambra lievemente rossastro: media effervescenza; spuma beige alta e abbastanza stabile; aroma di malto, caramello, grano, frutta; corpo da leggero a medio, di consistenza granulosa; gusto a malapena dolce, con note di mais, caramello, grano, erba; finale ispirato al malto; retrolfatto secco, delicatamente amaro (g.a. 5%).
Cuzco, lager tipo pilsner di colore giallo oro molto chiaro (g.a. 5%). Prende il nome dall’antica capitale degli Incas sulle Ande peruviane. Con un’effervescenza mediobassa, la spuma, di grana molto minuta, prorompe densa e consistente. Nell’aroma di malto l’alcol risulta ben percettibile. Anche il gusto si mostra impresso dal cereale; ma, verso la fine della corsa, diventa secco e pulito. Il corpo appare sottile, acquoso. Il breve retrolfatto non si spreca, con le sue impressioni amarognole.