Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Swindon/Inghilterra
John Arkell, di una famiglia di contadini, nacque nel 1802 a Kempsford, un villaggio del Gloucestershire. A 28 anni, insieme a un gruppo di compaesani, andò a cercare fortuna in Canada, dove costituì, nei pressi di Toronto, la comunità di Arkell, tuttora esistente.
Tre anni dopo, per volere della fidanzata, tornò in patria e mise su casa a Stratton St Margaret, nei pressi di Swindon. Nel 1843, in società con William Large e Robert Arkell, fondò la Arkell’s Brewery, in un classico stabilimento vittoriano con impianto ovviamente a vapore. Tre anni dopo John Arkell prese il controllo esclusivo dell’azienda che, da allora, è sempre rimasta di proprietà della famiglia.
La Arkell’s Brewery, la più antica di Swindon, è anche una delle più antiche birrerie tradizionali ancora operanti in Gran Bretagna. Ovviamente ha dovuto tenersi in sintonia coi tempi e col progresso tecnico-scientifico.
Nel 1927 divenne società a responsabilità limitata, naturamente con tutte le azioni in mano ai membri della famiglia. Dopo di che, nel 1930, fu rimodernizzata la fabbrica e installato un impianto di imbottigliamento ad alta tecnologia. In ogni modo le birre hanno conservato il loro sapore così caratteristico, grazie all’utilizzo dello stesso ceppo di lievito introdotto nel 1930.
La produzione, sia in fusto che in bottiglie, oltre alla tradizionale real ale, contempla birre regolari, stagionali e speciali commemorative.
Inoltre l’azienda possiede 105 pub in Berkshire, Gloucestershire, Oxfordshire e Wiltshire.
Arkell’s Light Ale, bitter ale di colore dorato scuro (g.a. 3,2%); la più leggera birra della casa. È la versione pastorizzata in bottiglia della ex Arkell’s 2B che, precedentemente chiamata BB o John Arkell Bitter, venne ininterrotamente prodotta dai primi anni del 1900, diventando la birra più popolare di Arkell, fino a quando, nel 1970, fu sostituita dalla 3B. Con un’effervescenza quasi piana, la schiuma emerge minuta e cremosa, dissipandosi in fretta. L’aroma, abbastanza dolce, si ispira al malto, al caramello, non disdegnando un po’ di spezie. Il corpo, piuttosto sottile, ha una consistenza acquosa. Il gusto defluisce con una leggerezza acidula, per portare a termine una corsa regolare all’insegna di un luppolo amaro. Amaro, che persiste nella secchezza del retrolfatto.
Arkell’s 3B, bitter ale (g.a. 4%); il prodotto di maggior prestigio dell’azienda. In produzione dal 1910, era originariamente chiamata Birra Bitter di Arkell e affettuosamente conosciuta come 3B o BBB, ovvero Big Boy’s Beer (“Birra di Big Boy”). Oggi è rinomata in Gran Bretagna come superba birra ambrata. L’effervescenza è morbida e piatta; la spuma, sottile, appiccicosa. L’aroma si esprime pacato e dolce, a base di caramello, biscotti, miele, non senza un pizzico di limone e di luppolo. Il corpo, di consistenza media tendente al leggero, appare piuttosto acquoso. Al palato, la dolcezza e l’amarore combinano un connubio perfetto che porta a un lungo finale asciutto e pulito con un’impressione di mandorle tostate. A sua volta, il retrolfatto rimane avvolto in note di malto.
Arkell’s Bee’s Organic Ale, blond ale di colore ambra dorato (g.a. 4,5%). Lanciata nel 2001, costituisce la prima birra biologica di Arkell che, insolitamente, ricorre al miele. La schiuma, bianca e spessa, viene gestita da un’effervescenza morbida e vivace. L’aroma si libera debolmente, con sentori di malto tostato, luppolo fresco, erba, sui quali si erge il miele. Il corpo medio-leggero presenta una consistenza da grassa ad acquosa. In bocca, il miele lascia ampio spazio al luppolo, che regala un sapore fresco e delizioso, in una corsa di media durata. Il finale si dilunga abbastanza, per poter esprimere le sue impressioni erbacee pulite e amaricanti.
Arkell’s Bramling X, bitter ale di colore giallo arancione: effervescenza moderata; schiuma bassa e cremosa; aroma secco e granuloso, a base di agrumi, erba, fieno, pino, luppolo; corpo leggero e vivace; gusto piuttosto piccante, con amabili note di malti chiari, caramello, uva passa, agrumi, dal rivestimento liscio e amaro di erbe aromatiche (g.a. 4,2%).
Arkell’s Moonlight, ESB di colore ambra dorato (g.a. 4,5%, in fusto; in bottiglia, 5%). Originariamente prodotta nel 2003 per celebrare l’80° compleanno di Peter Arkell che nel 1943 si distinse nella Francia occupata con un Lysander, divenne poi birra normale. Presenta un’effervescenza morbida e piatta; schiuma biancastra sottile e con buona allacciatura; aroma di pane appena sfornato, con lontani richiami di fiori, tabacco e scorza di limone; corpo da leggero a medio di consistenza oleosa; piacevole gusto di caramello, frutti di bosco, mela verde, biscotti, in una corsa di media durata e con rifinitura croccante di erba amara; finale asciutto; retrolfatto floreale e terroso.
Arkell’s Kingsdown Ale, ESB di colore marrone castagna (g.a. 5%). Costituisce la più forte delle birre regolari della casa. Elaborata nel 1969 per commemorare il trionfo di Swindon Town Football Club’s League Cup, entrò in produzione stabile nel 1976. La gradazione alcolica invece nel 2005 venne abbassata al 4,5%, per poi passare al 4,8% e infine al 5%. Propone un’effervescenza piatta; schiuma beige scarsa e appiccicosa; aroma floreale e terroso, con dolci sentori di frutta, malto biscottato, caramello, e un pizzico di luppolo; corpo medio di consistenza sciropposa; gusto amabile, dominato da caramello, frutta scura, caramella mou, ma che a fine corsa assume una decisa connotazione amarognola; retrolfatto che persevera nelle suggestioni amare, però asciutte, pulite… piacevoli.
Arkell’s Perfect Promise, blond ale di colore dorato pallido: effervescenza quasi piatta; schiuma duratura di medie dimensioni; tenue aroma di malto, caramello, luppolo, agrumi, lievito; corpo medio di consistenza piuttosto acquosa; gusto di lunga durata, con note di malti chiari, agrumi, lievito, erbe, avvolte in un rivestimento liscio e fruttato; finale abbastanza lungo, asciutto, pulito (g.a. 3,6%).
Arkell’s Waimea, blond ale di colore giallo chiaro: morbida effervescenza moderata; schiuma scarsa, ma cremosa e di pregevole allacciatura; aroma di malto, con sentori di secondo piano tostati, erbacei, floreali; corpo medio-leggero di consistenza da grassa ad acquosa; gusto amarognolo con accenni di malto, biscotti, agrumi, fieno, di media durata e con rivestimento secco di paglia; finale persistente, con impressioni di luppolo e frutta acerba (g.a. 3,6%).
Stagionali
Arkell’s Maypole Mild, mild ale primaverile rosso castagna: effervescenza piatta; schiuma bassa, cremosa e poco stabile; aroma dolciastro, a base di malto, caramello, frutta matura, burro, cioccolato, caffè; corpo medio di consistenza grassa; gusto amabile di lunga durata, equilibrato e piacevole, con note di malto torrefatto, frutti di bosco, uvetta; finale amarognolo con una “bella” impressione di luppolo secco (g.a. 3,5%).
Arkell’s Wiltshire Gold, blond ale estiva di colore arancio dorato: effervescenza quasi piana; schiuma biancastra di medie dimensioni abbastanza costante; aroma di luppolo floreale con qualche richiamo di malto, caramello, agrumi; corpo medio di consistenza alquanto acquosa; gusto dolce di malto e luppolo, di lunga durata e con rifinitura morbida e liscia; secco finale agrodolce; discreto retrolfatto amaro (g.a. 4%).
Arkell’s Noel Christmas Ale, winter warmer di colore dorato (g.a. 5,5%); lanciata nel 1987 in onore di sir Noel Arkell, nato il giorno di Natale appunto. È la birra più forte della casa. Presenta un’effervescenza media, all’inizio piuttosto pesante; schiuma spessa, cremosa, con allacciatura irregolare; aroma fruttato, con deboli sentori di malto tostato, caramello, arancia candita; corpo medio di consistenza oleosa; gusto intenso, di malto e luppolo, con lunga durata e rifinitura asciutta e alcolica; finale leggermente amaro; retrolfatto resinoso quasi piccante.
Tra le speciali commemorative:
Arkell’s Blue Sapphire ESB di colore ambrato (g.a. 4,7%); realizzata in occasione del matrimonio del principe William con Kate Middleton il 29 aprile 2011. Ha un’effervescenza morbida; schiuma bianco sporco con pregevole allacciatura; aroma non intenso ma persistente, a base di malto tostato, caramello, frutta, caramella mou, non senza un tocco piccante; corpo medio di consistenza grassa; gusto fruttato di media durata, vagamente ispirato a una luppolizzazione speziata; finale corto e asciutto, sufficiente retrolfatto amarognolo.